Domenico da Piacenza (Piacenza, 1390 circa – Ferrara, 1470 circa) è stato un danzatore italiano.

Detto anche Domenichino da Ferrara o Domenico da Ferrara o Domenico di Piacenza o Domenichino di Piacenza, fu maestro di buone maniere ed esperto danzatore alla corte di Francesco Sforza a Milano e a quella della famiglia d'Este di Ferrara.

La sua figura è estremamente importante per la compressione del ruolo del professionismo coreico agli albori delle forme coreografiche moderne: l'appartenere ai salariati di casa d'Este significa infatti ricoprire un ruolo preciso all'interno della corte, che per Domenico consiste soprattutto nella creazione di danze per le frequenti celebrazioni festive. Non è infatti raro trovare Domenico citato nell'autobiografia artistica del suo allievo Guglielmo Ebreo da Pesaro, col quale il maestro danza certamente a Milano nel 1455 in occasione dei festeggiamenti indetti per celebrare il fidanzamento di Ippolita, secondogenita di Francesco I Sforza e Bianca Maria Visconti, con Alfonso duca di Calabria figlio di Ferdinando d'Aragona. A Domenico si deve il pionieristico tentativo di far accettare al potere costituito e alla collettività la danza come arte liberale, di pari dignità rispetto alla musica e alla pittura, che pure, nella stessa epoca, vengono sottoposte ad un processo di revisione teorica. La legittimazione della professione del ballerino è quindi la logica conseguenza dell'accettazione della danza ed è simbolicamente rappresentata dalla nomina di Domenico a cavaliere, una delle cariche più alte cui poteva accedere un uomo che non fosse nobile di nascita.

Produsse il trattato De arte saltandi et choreas ducendi/De la arte di ballare et danzare diviso in due parti: la prima teorica con introduzione e trattazione di moti e misure; la seconda pratica con la descrizione e notazione musicale di diciassette balli più cinque basse danze prive di musica.

Note

Bibliografia

  • Alessandro Pontremoli, Patrizia La Rocca Il Ballare lombardo. Teoria e prassi coreutica nella festa di corte del XV secolo, Milano, Vita e Pensiero 1987
  • Alessandro Pontremoli La danza di Domenico da Piacenza tra Medioevo e Rinascimento, in «Il Castello di Elsinore», XIX 2006, no. 56, pp. 5–38.
  • Alessandro Pontremoli, Danza e Rinascimento. Cultura coreica e buone maniere nella società di corte del XV secolo, Macerata, Ephemeria 2011
  • Patrizia Procopio, Il "De arte saltandi et choreas ducendi" di Domenico da Piacenza. Edizione e commento, Ravenna, Longo, 2014, ISBN 978-88-8063-791-2

Voci correlate

  • Storia della danza

Collegamenti esterni

  • Doménico da Piacenza, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  • (EN) Domenica da Piacenza, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
  • A. Ascarelli, DOMENICO da Piacenza, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 40, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991.
  • (EN) Domenico da Piacenza, su Discogs, Zink Media.
  • (EN) Domenico da Piacenza, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
  • Il primo coreografo moderno, su superballo.it.

The first dancing master’s manual Domenico da Piacenza and the art of

Domenico da Piacenza Alchetron, The Free Social Encyclopedia

Domenico Da Piacenza by Citlally Armas on Prezi

Piacenza, Hochaltar und Chorfresko im Dom, von 1471

RottaperNordOvest Piacenza