L'incidente della cabinovia del Crest avvenne la mattina del 13 febbraio 1983 sulla cabinovia Champoluc-Crest, sita nel comune di Ayas in Valle d'Aosta. Solo una delle 12 persone coinvolte sopravvisse, un bambino di 9 anni.

Antefatti

La cabinovia Champoluc-Punta Crest è un impianto di risalita, situato nella frazione Champoluc del comune di Ayas in Valle d'Aosta, il cui scopo è quello di collegare il paese con la frazione di Crest. Serve non solo da impianto di arroccamento per accedere alle piste da sci in inverno e ai sentieri in estate, ma anche come mezzo di trasporto pubblico locale. L'impianto di allora, il primo costruito su quella linea e la prima cabinovia del comune di Ayas, era una cabinovia bifune ad ammorsamento automatico con cabine da 4 posti. Era stata inaugurata nel 1960.

La caratteristica di essere bifune consiste nell'avere una fune fissa su cui le cabine scorrono, detta fune portante, e una fune mobile chiusa ad anello detta fune traente, che traina appunto i veicoli lungo la linea. Dato che l'impianto è ad ammorsamento automatico, entrando in stazione i veicoli si staccano dalla fune traente e rallentano, permettendo salita e discesa dei passeggeri in modo più agevole.

Incidente

Alle ore 10:40, una cabina appena lanciata dalla stazione di valle si stacca dalla fune traente scivolando di nuovo in stazione e urtando una cabina non ancora lanciata in linea. Senza i moderni sistemi di controllo, una cabina mal ammorsata era cosa comune e perciò l'impianto venne fermato e successivamente riavviato.

Nell'intervallo di tempo intercorso tra l'arresto e il riavvio, tra i primi due sostegni una cabina si sgancia dalla fune traente, scivolando sulla fune portante fino a scontrarsi con quella precedente. A questo punto, la fune portante presentava un punto con carico doppio rispetto al normale. Al riavvio, la fune traente crea un "colpo di frusta", causando lo scarrucolamento e la caduta di tutte le cabine tra il primo e il secondo sostegno. Tutte e tre le cabine coinvolte erano piene, trasportando in tutto 12 persone. 11 di queste morirono, sopravvisse solo un bambino di 9 anni.

Una tragica coincidenza

Poche ore dopo e a pochi chilometri di distanza, a Torino si verificò l'incendio del Cinema Statuto. Maurizio Maria Verna, torinese di 29 anni, recatosi a Champoluc per una domenica di sci, scampò per poco all'incidente avendo ceduto il suo posto ad un'altra persona in coda. Morì poche ore dopo nell'incendio.

Indagini

La settimana successiva il disastro vennero arrestati con l'accusa di omicidio colposo plurimo l'amministratore delegato della società, il caposervizio tecnico e il manovratore della cabina. Vennero rilasciati in libertà provvisoria nel marzo dello stesso anno, e il processo di primo grado si tenne nel novembre del 1985. La sentenza li assolse con formula piena.

Ricostruzione

L'impianto da quel giorno non ha più riaperto. Nel corso dell'estate del 1983 è stato sostituito da una più moderna cabinovia monofune, sempre ad ammorsamento automatico, ma con cabine da 6 posti. Riutilizzava parte dei sostegni dell'impianto incidentato, oltre che l'edificio della stazione a monte e parte di quello di valle.

L'impianto è stato demolito completamente dopo 35 anni di esercizio nell'estate del 2018, facendo posto a una nuova cabinovia da 8 posti con nuove stazioni e una linea leggermente ruotata.

Note

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